Macchi c.200 (1:48)

Come altre volte, oggi mostro un aereo molto famoso durante la Seconda Guerra Mondiale usato dalla Regia Aereonautica (https://it.wikipedia.org/wiki/Regia_Aeronautica); il modello da me costruito era quello su cui volava il padre di un mio caro amico dove, grazie a lui, vi riporto sotto la sua breve storia:

Il velivolo in questione è il Macchi C. 200 ” Saetta ” n. 13 e faceva parte della 356^ Squadriglia del 21^ Gruppo Autonomo Caccia Terrestri a sua volta inquadrato nel 51^ Stormo della Regia Aeronautica.

Mio padre lo utilizzò , operando dall’aeroporto di Vorošilovgrad (città dell’attuale Ucraina ridenominata Luhansk) dalla primavera del 1942 sino all’inizio del 1943 data di inizio della ritirata del contingente italiano dal fronte russo. L’aeroporto era condiviso con uno stormo di aerei della Luftwaffe (prevalentemente Ju 87https://it.wikipedia.org/wiki/Junkers_Ju_87 – e FW 190 Ahttps://it.wikipedia.org/wiki/Focke-Wulf_Fw_190 ) con cui venivano fatti frequenti voli in cooperazione.

Gianluigi Bartoli

Modello di proprietà di Gianluigi della ditta Italeri con nessuna modifica e quindi da scatola mentre la mimetica è quella usata dalla Regia Aereonautica nel 1942 in Russia/Ucraina.

Per i dati tecnici e storia ecco il link https://it.wikipedia.org/wiki/Macchi_M.C.200.

Qui sopra una scansione di una tavola a colori del modello in questione

P.S.: da notare in fusoliera il particolare del numero “13” da me eseguito in maniera “tondeggiante” che sta a significare che quello rappresentato in tabella era definitivo, mentre “il mio” veniva messo prima sul campo di battaglia in fretta e furia. Era di prassi modificare i vari numeri di reparto o altri prima in maniera grossolana e poi in maniera si può dire “rifinita”.